Quando viene inoltrata una fattura all'SDI può capitare che quest'ultimo rifiuti la fattura a causa di errori formali nella compilazione. In questo caso l'SDI scarterà la fattura inviando anche una ricevuta di scarto della fattura.
NOTA BENE: Una fattura scartata viene considerata non emessa. Perciò non è necessario emettere una nota di credito ma semplicemente correggere le informazioni errate e inoltrarla nuovamente al SdI.
In questo caso di avranno a disposizione 5 giorni di tempo per emettere nuovamente la fattura senza incorrere in sanzioni.
In quali errori si potrebbe incorrere tali da comportare una fattura scartata?
L'SDI, al momento della ricezione della fattura, effettua una serie di controlli standard sulla fattura, cioè:
che siano stati inseriti i dati obbligatori delle fatture e che questi siano corretti (ad esempio il numero progressivo della fattura);
che i dati di partita IVA e codice fiscale di cliente e fornitore siano validi;
che sia stato inserito il Codice Destinatario o l'indirizzo PEC e che siano corretti;
i valori dei totali siano calcolati correttamente.
Gli errori più frequenti di una fattura scartata sono:
un errore nel numero progressivo della fattura (errore risolto da Finom che compila in automatico il numero progressivo);
un errore di codice destinatario o partita IVA (problema risolto da Finom grazie all'autocompletamento in fase di scrittura della fattura).
Cosa bisogna fare per reinviare una fattura scartata?
Nel reinviare la fattura si dovrà tenere presente che:
la data di emissione della fattura deve rimanere quella indicata nella fattura originaria;
la fattura deve mantenere lo stesso numero progressivo
Se non fosse possibile inviare una fattura con lo stesso numero/data (poiché l'errore risiede proprio qui) si può procedere in questo modo:
Si può emettere una fattura con nuovo numero e data coerenti con gli ulteriori documenti emessi nel tempo trascorso dal primo inoltro tramite SDI;
Si può emettere una fattura ma ricorrendo ad una specifica numerazione che, nel rispetto della sua progressività, faccia emergere che si tratta di un documento rettificativo del precedente. Si potrebbe ad esempio numerare “1/R” o “1/S” le fatture scartate.